Sindrome Floating-Harbor: un approccio di studio combinato

Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Biologia e biotecnologie Charles Darwin e dell’Istituto Pasteur Italia – Fondazione Cenci Bolognetti ha impiegato un approccio combinato di genetica inversa, biologia cellulare e biochimica per valutare ruolo e coinvolgimento della proteina SRCAP nella progressione del ciclo cellulare (in cellule HeLa), in relazione alla sindrome di Floating-Harbor. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista BMC Biology, identificano la proteina SRCAP come fattore centrale nello sviluppo di questa malattia rara. 

Diverse malattie genetiche umane sono causate da mutazioni che codificano per fattori e regolatori epigenetici della cromatina. La sindrome di Floating-Harbor, detta anche di Pelletier-Leisti, è una sindrome genetica molto rara che altera lo sviluppo umano ed è causata da mutazioni dominanti nel gene SRCAP, che codifica la proteina omonima con funzione ATPasica necessaria al rimodellamento della cromatina. La sindrome è caratterizzata da ritardata mineralizzazione ossea e crescita insufficiente, spesso associati a disabilità intellettuale e anomalie scheletriche e craniofacciali.

 

“Sorprendentemente, invece, abbiamo scoperto che la proteina SRCAP si associa a componenti dell’apparato mitotico (centrosomi, fuso e midbody), interagisce con una pletora di regolatori della citochinesi e regola positivamente il loro reclutamento al midbody, una struttura-ponte che determina la corretta scissione delle cellule figlie nella fase di citochinesi” – dichiara Patrizio Dimitri della Sapienza, coordinatore del lavoro. 

La mancanza di SRCAP in cellule umane in coltura altera, infatti, la divisione cellulare sia nella fase della mitosi, che in quella terminale della citochinesi; analogamente a quanto dimostrato nello studio anche per la proteina ortologa nell’organismo modello Drosophila melanogaster

“Questi risultati rappresentano la prima evidenza sperimentale a favore di un ruolo evolutivamente conservato di SRCAP, nel controllo della divisione cellulare, indipendentemente dalla sua funzione di regolazione della cromatina. Ipotizziamo che SRCAP partecipi in due diverse fasi: in mitosi, garantendo una corretta segregazione dei cromosomi; in citochinesi, contribuendo al corretto funzionamento del midbody” – conclude Dimitri. 

La ricerca evidenzia, dunque, che le alterazioni nella divisione cellulare indotte dalle mutazioni di SRCAP possono contribuire all’insorgenza della sindrome Floating-Harbor